4)
ITER PROCEDURALE C.M. 2495/1954, parte III^, p. 3 |
4.1) Adozione
art. 14 |
-
E latto amministrativo mediante il quale il Consiglio
Comunale, su proposta della Giunta, e con apposita delibera, fa sue le indicazioni
contenute nel P.P.
-
La delibera di adozione del piano deve essere pubblicata
allalbo pretorio del Comune in un giorno festivo e trasmessa al CO.RE.CO. (Comitato
regionale di controllo) unitamente a tutti gli elaborati costituenti il piano.
-
Nei Comuni dichiarati sismici e negli abitati oggetto di
consolidamento, ai sensi della L. 02.02.1974, n. 64, è necessario acquisire, prima
delladozione del piano, il parere del competente Ufficio del Genio Civile, ai fini
della verifica della compatibilità delle prescrizioni con le condizioni geomorfologiche
del territorio. Detto parere deve essere reso entro sessanta giorni dal ricevimento della
richiesta.
|
4.2) Pubblicazione
art. 15 |
-
Il P.P. adottato, subito dopo la restituzione da parte del CO.RE.CO.,
deve essere depositato presso la Segreteria comunale per la durata di 30 giorni, interi e
consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione.
-
Il deposito del piano deve essere reso noto a tutti i cittadini
mediante avviso affisso allalbo pretorio del Comune e nei luoghi di pubblica
frequenza e deve essere inserito nel foglio degli annunzi legali della Provincia. Per i
Comuni più importanti, lavviso deve essere pubblicato sui quotidiani locali e su
quelli nazionali a larga diffusione.
|
4.3) Osservazioni
art. 15 |
-
Fino a 30 giorni dopo la scadenza del periodo di deposito, e cioè
per complessivi 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del Piano (cfr. C.M.
2495/1954 parte II^, p. 3), possono presentare osservazioni le Associazioni Sindacali e
gli altri Enti pubblici ed istituzioni interessate.
-
Inoltre possono essere presentate opposizioni al piano da parte dei
proprietari di immobili compresi nel Piano o di altri aventi un legittimo interesse da
tutelare.
-
Nella Segreteria comunale deve essere tenuto un libro protocollo per
registrare tutte le osservazioni ed opposizioni che devono essere presentate per iscritto
ed in carta legale. Decorso il temine stabilito, il Segretario comunale chiude il libro
protocollo con una dichiarazione indicante il numero delle osservazioni ed opposizioni
presentate.
Nella Regione Sicilia, il tempo utile per la
presentazione delle osservazioni da parte di chiunque e di opposizioni da
parte dei proprietari di immobili resta fissato in 10 giorni dopo la scadenza del periodo
di deposito (art. 3, L.R. 71/1978). |
4.4) Controdeduzioni
ed eventuali modifiche al P.P. |
In merito alle
osservazioni ed opposizioni prodotte, il Comune deve, con apposita delibera consiliare,
anchessa sottoposta allorgano di controllo, formulare le proprie
controdeduzioni, adottando, nel contempo, le modifiche al piano, conseguenti
allaccoglimento totale o parziale delle osservazioni e delle opposizioni. Si precisa
che le modifiche anzidette dovranno risultare da appositi elaborati grafici nella stessa
scala e con la stessa rappresentazione di cui ai corrispondenti elaborati di progetto.
Regione Sicilia
il Consiglio comunale è tenuto a formulare le
proprie controdeduzioni entro un mese dalla data di scadenza del termine per la
presentazione delle osservazioni (art. 3, L.R. 71/1978). |
4.5) Trasmissione
del Piano alla Regione |
Il P.P. viene trasmesso
alla Regione accompagnato dalla domanda del Sindaco, in carta legale.
La domanda deve essere corredata dai seguenti
documenti:
-
deliberazione consiliare con la quale è stato adottato il progetto
del piano, munita del visto di conformità dellorgano di controllo;
-
originale in bollo del progetto del piano, e almeno due esemplari di
esso in carta semplice, muniti della dichiarazione di conformità alloriginale,
riportanti gli estremi della delibera di adozione;
-
documenti in bollo comprovanti la regolarità della eseguita
pubblicazione del piano, e cioè:
-
lavviso pubblicato allalbo pretorio;
-
un esemplare del foglio degli annunzi legali della Provincia ed un
esemplare di ciascuno dei giornali in cui è stato pubblicato lavviso di cui alla
lettera a);
-
il certificato del Sindaco comprovante lavvenuta pubblicazione
per 30 giorni interi e consecutivi dellavviso di cui alla lettera a);
-
il certificato con il quale il Sindaco attesta il regolare deposito
della domanda e del piano negli Uffici comunali a libera visione del pubblico per 30
giorni interi e consecutivi. Nello stesso certificato debbono essere enumerate e
specificate le osservazioni prodotte entro i termini;
-
fascicolo delle osservazioni e delle opposizioni presentate durante
la pubblicazione e di quelle eventualmente prodotte fuori termine;
-
atto deliberativo sulle
controdeduzioni, recante il visto di
conformità dellorgano di controllo.
Regione Sicilia
Il Sindaco trasmette gli atti del Piano
allA.R.T.A. (Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente) entro dieci giorni
dallemissione della delibera sulle osservazioni ed opposizioni (art.3, L.R.
71/1978). |
4.6) Approvazione
del P.P. e modifiche art. 16 |
-
Il P.P. è approvato dalla Regione, sentito il parere della Sezione
Urbanistica Regionale o di altro organo tecnico consultivo (il parere è obbligatorio ma
non vincolante), mediante Decreto entro centottanta giorni dalla trasmissione.
-
Lapprovazione del P.P. equivale a dichiarazione di pubblica
utilità per le opere in esso previste.
-
Con il decreto di approvazione è stabilito anche il tempo di
attuazione del piano (massimo dieci anni) ed i termini entro cui devono essere compiute le
relative espropriazioni.
-
I piani particolareggiati nei quali siano compresi beni soggetti alla
L. 01.06.1939, n. 1089, sulle cose di interesse storico o artistico, ed alla L.
29.06.1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali, sono preventivamente
sottoposti alla competente Soprintendenza che deve rendere il suo parere entro novanta
giorni dal ricevimento del piano.
-
Con lo stesso Decreto di approvazione sono decise le opposizioni e la
Regione può introdurre nel piano le modifiche conseguenti allaccoglimento delle
osservazioni e delle opposizioni e può apportare al piano le modifiche che siano
riconosciute indispensabili per assicurare:
-
losservanza del P.R.G.;
-
la sistemazione delle opere e degli impianti di interesse dello
Stato;
-
la tutela del paesaggio e di complessi storici, monumentali,
ambientali ed archeologici;
-
losservanza dei limiti di cui al VI° comma dellart. 41 quinquies
(1) , dellVIII° comma dello stesso articolo (2), e dellart. 41 sexies
(3);
-
una dotazione di servizi e spazi pubblici adeguati alle necessità
della zona.
-
Le modifiche di cui alla precedente lettera c) sono adottate sentita
la competente Soprintendenza.
-
Tutte le modifiche anzidette sono comunicate al Comune il quale entro
novanta giorni adotta le proprie controdeduzioni con delibera consiliare che, previa
pubblicazione nel primo giorno festivo, viene trasmessa alla Regione nei successivi
quindici giorni.
La Regione adotterà le relative determinazioni
entro novanta giorni dalla data del ricevimento.
(1) Nei Comuni dotati di piano regolatore generale o di programma di
fabbricazione, nelle zone in cui siano consentite costruzioni per volumi superiori a tre
mc/mq di area edificabile, ovvero siano consentite altezze superiori a 25,00 m, non
possono essere realizzati edifici con volumi ed altezze superiori a detti limiti, se non
previa approvazione di apposito piano particolareggiato o lottizzazione convenzionata
estesi allintera zona e contenenti la disposizione planovolumetrica degli edifici
prevista nella zona stessa (art. 41 quinquies, VI° comma).
(2) In tutti i Comuni, ai
fini della formazione di nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli
esistenti, debbono essere osservati limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza,
di distanza tra i fabbricati, nonché rapporti massimi tra spazi destinati agli
insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività
collettive, a verde pubblico o a parcheggi (art. 41 quinquies, VIII° comma).
I limiti di che trattasi sono quelli
contenuti nel D.M. 2 aprile 1968, n. 1444 (standards urbanistici).
(3) Nelle nuove
costruzioni ed anche nelle aree di pertinenza delle costruzioni stesse, debbono essere
riservati appositi spazi per parcheggi in misura non inferiore ad 1 mq per ogni 10 mc di
costruzione (art. 41 sexies).
-
Lart. 24 della L. 28.02.1985, n. 47 ha stabilito che "non
è soggetto ad approvazione regionale lo strumento attuativo di strumenti urbanistici
generali".
-
In base allo stesso art. 24, "I Comuni sono comunque tenuti a
trasmettere alla Regione, entro sessanta giorni, copia degli strumenti attuativi (
)
Sulle eventuali osservazioni della Regione i Comuni devono esprimersi con motivazioni
puntuali".
-
In conseguenza di ciò, allo stato attuale liter di
approvazione del P.P. si conclude con la delibera con cui il Comune si pronuncia sulle
osservazioni ed opposizioni.
|
4.7) Deposito del
P.P. art. 16 |
-
Il P.P. approvato viene depositato, insieme con una copia del
decreto, presso la Segreteria Comunale, in libera visione del pubblico per tutto il
periodo di validità, e notificato nelle forme delle citazioni a ciascun proprietario
degli immobili vincolati dal piano stesso entro un mese dellavvenuto deposito.
Dellavvenuto deposito, il Comune deve dare notizia mediante avviso affisso
allAlbo pretorio e mediante avvisi affissi in luoghi di pubblica frequenza, inseriti
nel foglio annunzi legali della Provincia e in uno o più giornali di larga diffusione.
|
4.8) Impugnazione
del P.P. |
Il P.P. può essere
impugnato sia in via amministrativa, mediante ricorso al T.A.R., entro sessanta giorni
dalla data di notifica ai proprietari degli immobili vincolati, sia in via straordinaria,
mediante ricorso al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni, qualora siano
stati lesi interessi legittimi, concreti ed attuali.
Limpugnazione del piano non può riguardare le
scelte tecnico-urbanistiche che presidiano alla progettazione del piano. |
5)
DECORRENZA DI VALIDITA, DURATA ED EFFETTI DEL P.P. - artt. 16
¸ 23 |
-
La validità del P.P. decorre dal giorno della sua pubblicazione
sulla G.U.R.
-
Il P.P. deve essere attuato entro il tempo massimo di dieci anni.
-
Decorso il termine stabilto per la esecuzione del P.P. questo diventa
inefficace per la parte in cui non abbia avuto attuazione, rimanendo soltanto fermo a
tempo indeterminato lobbligo di osservare nella costruzione di nuovi edifici e nella
modificazione di quelli esistenti gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti dal
piano stesso.
-
Qualora il Comune non provveda a presentare un nuovo piano per il
necessario riassetto della parte di piano rimasta inattuata per decorso di termine, la
compilazione può essere disposta dalla Regione a norma del secondo comma dellart.
14.
-
Gli effetti prodotti dal piano particolareggiato possono così
sintetizzarsi:
-
Sistemazione edilizie a carico dei privati. Procedure coattive
(art. 20).
Per lesecuzione delle sistemazioni previste
dal P.P. che consistano in costruzioni, ricostruzioni o modificazioni di immobili
appartenenti a privati, il sindaco ingiunge ai proprietari di eseguire i lavori entro un
congruo termine.
Decorso tale termine il sindaco diffiderà i proprietari rimasti inadempienti,
assegnando un nuovo termine. Se alla scadenza di questo i lavori non risultano ancora
eseguiti, il Comune potrà procedere allespropriazione.
Le aree che per effetto della esecuzione di un P.P.
cessino di far parte del suolo pubblico, e che non si prestano da sole ad utilizzazione
edilizia, accedono alla proprietà di coloro che hanno edifici o terreni confinanti con i
detti relitti, previo pagamento di una somma determinata in rapporto al vantaggio
derivante dallincorporamento dellarea.
Qualora il proprietario si rifiuti di acquistare le aree anzidette, il Comune ha
facoltà di espropriare in tutto o in parte limmobile al quale debbono essere
incorporate tali aree.
Il sindaco ha facoltà di invitare i proprietari
delle aree fabbricabili di un comprensorio a rettificare i confini fra le diverse
proprietà quando ciò si rende necessario per lattuazione del P.R.G.
Decorso inutilmente il termine stabilito nellatto di notifica, il Comune può
procedere alle espropriazioni indispensabili per attuare la nuova delimitazione delle
aree.
In sede di approvazione del P.P. o successivamente,
e comunque entro i termini di durata del piano stesso, il Comune può procedere alla
formazione di comparti costituenti unità fabbricabili, comprendendo aree inedificate e
costruzioni da trasformare secondo speciali prescrizioni.
Formato il comparto, il sindaco deve invitare i proprietari a dichiarare entro un
termine fissato nellatto di notifica, se intendono procedere da soli, se unici
proprietari, o riuniti in consorzio alla edificazione dellarea e alle trasformazioni
degli immobili secondo le dette prescrizioni.
Alla costituzione del consorzio é sufficiente il concorso dei proprietari
rappresentanti, in base allimponibile catastale, i tre quarti del valore
dellintero comparto. I consorzi così costituiti conseguiranno la piena
disponibilità del comparto mediante lespropriazione delle aree e costruzioni dei
proprietari non aderenti.
Decorso il termine indicato nellatto di notifica senza che si sia formato il
consorzio del comparto, il Comune procederà allespropriazione delle aree ed
assegnerà il comparto medianta una gara fra i proprietari espropriati sulla base di un
prezzo corrispondente alla indennità di esproprio aumentata di una somma pari
allaumento di valore derivante dallapprovazione del P.R.G.
In caso di diserzione della gara, il Comune può procedere allassegnazione
mediante gara aperta a tutti o mediante vendita a trattativa privata, a prezzo non
inferiore a quello posto a base della gara fra i proprietari espropriati.
|
9)
ELABORATI DI PROGETTO - C.M. 2495/1954, parte III^, p. 2 |
Gli elaborati di
progetto, debitamente firmati da un ingegnere o da un architetto, dovranno essere
costituiti dai seguenti elementi:
-
planimetria delle previsioni del P.R.G. relativa alla zona oggetto
del piano particolareggiato, estese anche ai tratti adiacenti in modo che risultino le
connessioni con le altre parti del piano stesso.
Su questo elaborato deve essere evidenziato il
perimetro della zona oggetto del P.P.
-
planimetria del piano particolareggiato, sovrapposto alla mappa
catastale, contenente i seguenti elementi:
-
strade ed altri spazi riservati alla viabilità, con la precisazione
degli allineamenti e delle principali quote rosse (altimetria di progetto);
-
aree riservate a edifici ed impianti pubblici o di interesse
collettivo esistenti o in programma (uffici pubblici, chiese, scuole, mercati, caserme,
impianti sportivi, giardini pubblici, edifici di carattere ricreativo o culturale, edifici
di assistenza e cura, bagni pubblici, case di pena, grandi esercizi di vendita, etc...)
con la precisa delimitazione e destinazione di ciascuna di esse. Si ricorda che debbono
essere rispettati gli standars urbanistici di cui al D.M. 1444/1968;
-
beni soggetti o da assoggettare a speciali vincoli di legge o a
particolari servitù (edifici monumentali o di interesse ambientale, zone archeologiche,
giardini e parchi privati, zone di rispetto, etc...) con la precisa individuazione di
ciascuno di essi;
-
aree destinate alla normale edificazione, alla conservazione
delledilizia ivi esistente od a miglioramenti edilizi, con riferimento al tipo od ai
tipi edilizi ammessi per ciascuna di esse.
-
planimetria, redatta in scala catastale, contenente la lottizzazione
delle aree destinate alla edificazione e leventuale indicazione dei comparti di
immobili da ricostruire in unità edilizie.
-
tavola od altro elaborato da cui risultano le caratteristiche
edilizie e la natura e portata delle limitazioni e dei vincoli previsti dal piano. In
particolare, le caratteristiche edilizie, per quanto concerne le zone destinate alla
normale edificazione, dovranno essere precisate mediante appositi tipi edilizi, da
definirsi quanto ai rapporti tra superficie coperta e superficie totale del lotto, alle
massime altezze consentite, agli eventuali distacchi dalle strade o dai confini interni,
etc...
-
grafici, in scala non inferiore a 1:200, indicanti:
-
i profili regolatori (altimetrici) delledilizia lungo le
principali vie o piazze;
-
i tipi architettonici degli edifici di maggiore o particolare
interesse;
-
le sezioni tipo delle sedi stradali;
-
i tipi di alberature da adottare in determinate località.
-
elenchi catastali delle proprietà da espropriare o da vincolare.
In questo elaborato (accompagnato da una planimetria
catastale con lindicazione, mediante campiture indelebili, delle aree interessate)
vanno riportati i nominativi delle ditte catastali, la partita, il foglio ed il numero di
particella, la superficie catastale e le rendite.
-
piano finanziario, nel quale deve essere indicata la previsione
sommaria di spesa per lattuazione del piano, nonché i mezzi finanziari per
provvedere alla spesa.
-
relazione illustrativa nella quale siano specificati i criteri di
impostazione del piano, le esigenze che lo determinano e la gradualità secondo cui si
prevede di sviluppare le opere e gli interventi previsti.
-
stralcio del programma pluriennale di attuazione (vedi) nel caso in
cui sia obbligatorio.
|
10)
SOGGETTI E RELATIVE COMPETENZE |
10.1) Regione |
-
Stabilisce il termine per la compilazione del piano relativo a zone
di particolare interesse;
-
Approva il piano ed introduce eventuali modifiche;
-
Decide sulle opposizioni, fissa i tempi di attuazione del piano ed i
termini entro cui dovranno essere compiute le espropriazioni;
-
Comunica le modifiche introdotte al Comune, sentito il parere della
Soprintendenza;
-
Acquisisce le controdeduzioni del Comune alle modifiche ed adotta,
entro novanta giorni dal ricevimento, le conseguenti determinazioni.
|
10.2) Sezione
Urbanistica Regionale (o altro organo tecnico regionale di controllo) |
Esprime un parere sul
piano, entro quindici giorni, (parere obbligatorio ma non vincolante). |
10.3) CO.RE.CO. |
Esprime il parere di
legittimità su tutti gli atti deliberativi del Consiglio Comunale. |
10.4) Soprintendenza
Beni Culturali e Ambientali |
-
Esprime parere sui piani in cui sono compresi beni immobili soggetti
alla L. 1089/1939 ed alla L. 1497/1939, entro novanta giorni dal ricevimento del piano;
-
Esprime parere sulla stessa materia relativamente alle modifiche
introdotte dalla Regione.
|
10.5) Ufficio del
Genio |
Esprime parere sul
piano e sulle varianti, prima della sua adozione ed entro sessanta giorni dal ricevimento,
in relazione alla compatibilità delle previsioni con le condizioni geomorfologiche del
territorio, nei Comuni soggetti a vincolo sismico o ad interventi di consolidamento, ai
sensi dellart. 13 L. 64/1974. |
10.6) Consiglio
Comunale |
-
Decide sulla compilazione del piano mediante atto deliberativo;
-
Adotta il piano mediante atto deliberativo;
-
Impugna il Decreto della Regione con i quale vengono fissati i
termini per la formazione del piano in determinate zone;
-
Determina le controdeduzioni alle osservazioni ed opposizioni al
piano mediante atto deliberativo;
-
Determina le controdeduzioni alle modifiche apportate al piano dalla
Regione, mediante atto deliberativo, entro novanta giorni dal ricevimento;
-
Procede allespropriazione delle aree oggetto di sistemazioni
edilizie a carico dei privati, mediante atto deliberativo, quando questultimi
risultino inadempienti rispetto allingiunzione sindacale;
-
Procede allespropriazione delle aree indispensabili per attuare
la nuova delimitazione prevista dal piano, mediante atto deliberativo, quando i
proprietari risultano inadempienti rispetto allingiunzione sindacale di rettifica
dei confini;
-
Decide sulla formazione dei comparti edificatori, mediante atto
deliberativo;
-
Procede alla espropriazione del comparto, mediante atto deliberativo,
quando i proprietari non procedeno allattuazione del piano entro i termini
prescritti;
-
Indice la gara di appalto per lassegnazione del comparto, tra i
proprietari espropriati, in un primo momento, ed aperta a tutti in caso di diserzione
della prima gara;
-
In caso di diserzione di entrambe le gare, procede alla vendita del
comparto edificatorio mediante trattativa privata.
|
10.7) Sindaco |
-
Trasmette il piano o le sue varianti allUfficio del Genio
Civile, prima delladozione del C.C., per il parere di cui allart. 13, L.
64/1974;
-
Esegue il deposito del piano adottato presso la Segreteria Comunale
per la durata di trenta giorni consecutivi e lo rende pubblico mediante avviso
allAlbo Pretorio del Comune, inserimento nel F.A.L. della Provincia, pubblicazione
nei luoghi di pubblica frequenza e nei giornali di maggior diffusione;
-
Trasmette il piano adottato alla Sezione Urbanistica Regionale;
-
Esegue la pubblicazione delle controdeduzioni del C.C. sulle
modifiche apportate dalla Regione e le ritrasmette entro quindici giorni;
-
Esegue il deposito del Decreto della Regione di approvazione del
piano nella Segreteria Comunale e lo notifica ai proprietari degli immobili vincolati
entro un mese dallannuncio dellavvenuto deposito;
-
Ingiunge ai proprietari lesecuzione delle sistemazioni edilizie
a loro carico entro un congruo termine e diffiderà i proprietari inadempienti ad eseguire
i suddetti lavori entro un nuovo termine. Tanto lingiunzione quanto latto di
diffida devono essere trascritti allUfficio dei registri immobiliari;
-
Invita i proprietari dei comparti edificatori a dichiarare, entro un
termine fissato nellatto di notifica, se intendono procedere, da soli o riuniti in
consorzio, alla attuazione del piano.
|
10.8) Privati |
-
Possono presentare opposizioni al piano adottato fino a trenta giorni
dopo la scadenza del periodo di deposito;
-
Sono tenuti ad eseguire le sistemazioni edilizie a loro carico
previste nel piano;
-
Sono tenuti ad attuare le prescrizioni di piano allinterno dei
comparti edificatori;
-
Partecipano alle gare di appalto e alla trattativa privata per
lassegnazione o lacquisto del comparto edificatorio.
|
10.9) Associazioni |
Possono presentare
osservazioni al piano adottato fino a trenta giorni dopo la scadenza del periodo di
deposito. |