Dizionario di Urbanistica
Il dizionario è stato prodotto dal prof. Giuseppe Platania
In questa
pagina sono riportati i termini di uso frequente |
Abitabilità (R.D. 1265/1934) |
Riferimento: edilizia residenziale
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Abitabilità: requisiti e procedura (R.D. 1265/1934) |
Riferimento: edilizia residenziale
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Accessibilità (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche
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Adattabilità (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche
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Adeguamento (D.M.
236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche L'insieme dei provvedimenti necessari a rendere gli spazi costruiti o di progetto conformi ai requisiti del D.M. 236/1989. Riferimento: edilizia residenziale Linsieme di opere finalizzate a migliorare le condizioni igieniche di una costruzione anche attraverso la realizzazione o lintegrazione degli impianti tecnologici. Riferimento: normativa antisismica Linsieme delle opere sufficienti per rendere ledificio idoneo a resistere alle azioni sismiche (cfr. p. C.9.1.1). |
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Agibilità | Riferimento: edilizia residenziale Atto amministrativo emanato dal Sindaco, ai sensi del combinato disposto degli artt. 220 e 221 del R.D. 1265/1934 e dellart. 4 del D.P.R. 425/1994, con cui, sulla scorta del parere dellUfficio tecnico comunale e dellufficiale sanitario, si certifica la rispondenza della costruzione al progetto approvato ed alle norme igienico-sanitarie e se ne autorizza l occupazione ad uso diverso da quello abitativo (produttivo, commerciale, etc...). |
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Alienare | Riferimento: diritto Trasferire il diritto di proprietà in seguito ad atto di compravendita, donazione, espropriazione, etc... |
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Alloggio monostanza (D.M. 05.07.1975) |
Riferimento: edilizia residenziale Lalloggio monostanza deve avere una superficie minima, compresi i servizi, pari a 28,00 mq se destinato ad una persona e di 38,00 mq se destinato a due persone (cfr. art. 3). |
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Alloggio/appartamento (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per alloggio o appartamento si intende un insieme di vani ed annessi o anche un solo vano utile, situati in una costruzione permanente o in parti separate, ma funzionalmente connesse di detta costruzione e destinati ad uso di abitazione per famiglia. L'alloggio deve avere un ingresso sulla strada (direttamente o attraverso un giardino, un cortile, ecc.) o su uno spazio comune all'interno della costruzione (scala, passaggio, ballatoio, ecc.). |
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Altezza dei locali (art. 1, D.M. 05.07.1975) |
Riferimento: edilizia residenziale
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Altezza dei locali (art. 19, L. 513/1977) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica Laltezza netta degli ambienti, misurata tra pavimento e soffitto, fatte salve eventuali inferiori altezze di vigenti regolamenti edilizi, non può essere superiore a m. 2,70 per gli ambienti abitativi ed inferiore a m. 2,40 per i vani accessori. |
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Altezza massima di un edificio (D.M. 16.01.1996) |
Riferimento: edilizia residenziale
Riferimento: normativa antisismica
Tabella 2
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Altezza virtuale (art. 19, L. 513/1977) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Altri vani (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per altri vani si intendono tutti quei vani che pur essendo compresi nel fabbricato residenziale non fanno parte integrante delle abitazioni (botteghe, autorimesse, cantine, magazzini, soffitte non abitabili, stalle, fienili, ecc.). |
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Ampliamento (C.M.LL.PP.
1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Si intende quel complesso di lavori che hanno l'effetto di ingrandire il fabbricato creando uno spazio supplementare. Più in generale, si definisce come linsieme delle opere che comportano un aumento delle superfici e/o del volume di un edificio esistente, mediante sopraelevazione o aggiunte laterali di nuovi corpi di fabbrica o fusione con edifici confinanti. Riferimento: normativa antisismica Si intende la sopraelevazione di parti delledificio esistente di altezza inferiore a quella massima delledificio stesso (cfr. p. C.9.1.1). |
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Area edificabile | Riferimento: urbanistica
a) porzioni di area sottoposta a vincolo dallo strumento urbanistico; |
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Area metropolitana | Riferimento: urbanistica Ambito territoriale, più o meno ampio, caratterizzato da particolari forme di sviluppo socio-economico e di specializzazione produttiva. Si distinguono in:
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Area urbanizzata | Riferimento: urbanistica Ambito territoriale provvisto di opere di urbanizzazione primaria e secondaria. |
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Aree per attrezzature pubbliche | Riferimento: urbanistica
a) istruzione: 4,50 mq
a) istruzione
a) 1,5 mq/ab per lattrezzature per l istruzione superiore allobbligo
(esclusi |
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Assegno di linea e di quota
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Riferimento: edilizia residenziale Atto amministrativo rilasciato dal Comune al titolare della concessione edilizia per la determinazione dellallineamento e delle quota di imposta del costruendo edificio rispetto alla sede stradale o ad altro spazio pubblico di riferimento. Consiste nel fissare sul posto i capisaldi planimetrici ed altimetrici a cui deve essere riferita la costruzione e nella contestuale redazione di un verbale in doppio esemplare sottoscritto dalle parti. |
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Barriere architettoniche (D.M. 236/1989)
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Riferimento: barriere architettoniche
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Caratteristiche
dimensionali
e funzionali degli alloggi (D.M. 05.07.1975) |
Riferimento: edilizia residenziale
a) da dimensionare in modo da sistemare razionalmente una vasca da
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Case sparse | Riferimento: urbanistica Sono definite tali dallISTAT quelle località disseminate nel territorio comunale a distanza fra loro tale da non poter costituire nemmeno nucleo abitato. |
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Centro abitato (art.
17, L. 765/1967) |
Riferimento: urbanistica
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Centro edificato (art. 18, L. 865/1971) |
Riferimento: urbanistica E delimitato, per ciascun centro o nucleo abitato, dal perimetro continuo che comprende tutte le aree edificate con continuità ed i lotti interclusi. Non possono essere compresi nel perimetro dei centri edificati gli insediamenti sparsi e le aree esterne, anche se interessate dal processo di urbanizzazione. |
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Certificato duso | Riferimento: urbanistica Atto amministrativo con cui il Sindaco attesta la destinazione duso di un immobile. |
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Certificato di destinazione urbanistica (art. 18, L. 47/1985) |
Riferimento: urbanistica Certificato rilasciato dal Sindaco entro trenta giorni dalla richiesta agli aventi titolo per il rilascio della concessione edilizia e che contiene le prescrizioni urbanistiche riguardanti larea interessata. Deve essere obbligatoriamente allegato agli atti di compravendita dei terreni, pena la loro nullità. |
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Ciglio della strada (art. 2, D.M. 1404/1968) |
Riferimento: urbanistica Si definisce ciglio della strada la linea di limite della sede o piattaforma stradale comprendente tutte le sedi viabili, sia veicolari che pedonali, ivi incluse le banchine ed altre strutture laterali alle predette sedi quando queste siano transitabili, nonché le strutture di delimitazione non transitabili (parapetti, arginette e simili). Riferimento: normativa antisismica Si intende la linea di limite della sede stradale e dello spazio di uso pubblico aperto alla circolazione dei pedoni e dei veicoli e dello spazio inedificabile non cintato aperto alla circolazione pedonale (cfr. p. C.3). |
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Città | Riferimento: urbanistica "La città è un centro abitato di considerevole taglia demografica, fulcro di relazioni e di comunicazioni, ad alta organizzazione, con funzioni multiple e complesse esercitate da una popolazione che vive in massima parte di attività non agricole" (cfr. M. Fondi, Le sedi umane: dall abitazione isolata alla città, in Viaggio nella geografia, T.C.I., Milano, 1985).
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Coattivo | Riferimento: diritto Obbligatorio, imposto dalla legge |
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Colonìa | Riferimento: diritto Contratto agrario, noto e largamente usato sin dallantichità classica, costituito da una forma associativa di capitale e lavoro, per cui uno o più coloni si obbligano a lavorare un fondo altrui partecipando agli utili. |
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Comparti edificatori (art. 23, L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica Ambiti territoriali, individuati in sede di approvazione dei piani particolareggiati, costituenti unità fabbricabili e comprendenti aree inedificate e costruzioni da trasformare secondo speciali prescrizioni. |
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Concessione edilizia (art. 1, L. 10/1977) |
Riferimento: urbanistica Atto amministrativo rilasciato dal Sindaco, su obbligatorio ma non vincolante parere della commissione edilizia, che autorizza lesecuzione delle opere connesse ad ogni attività comportante trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio comunale. |
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Contorno delledificio (D.M. 16.01.1996) |
Riferimento: normativa antisismica Proiezione in pianta del fronte delledificio stesso, escluse le sporgenze di cornici e balconi aperti (cfr. p. C.3). |
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Conurbazione | Riferimento: urbanistica Complesso e dinamico sistema costituito dalla città e dal territorio circostante legati da un rapporto di interdipendenza. |
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Costruzione abusiva
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Riferimento: urbanistica Edificio realizzato in contrasto con le prescrizioni della legge urbanistica e dello strumento urbanistico o in assenza di concessione edilizia o in difformità, parziale o totale, da essa. |
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Densità di popolazione (C.M.LL.PP. 425/1967) |
Riferimento: urbanistica
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Densità edilizia (C.M.LL.PP. 425/1967) |
Riferimento: urbanistica
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Diritto di superficie | Riferimento: diritto Diritto reale in base al quale il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere al disopra del suolo una costruzione a favore di altri che ne acquista la proprietà. Se la costituzione del diritto è stata fatta a tempo determinato, allo scadere del termine il diritto di superficie si estingue e il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione (cfr. Libro III, Titolo III, c.c.). |
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Distacco |
Riferimento: urbanistica Distanza minima, in orizzontale, a cui deve essere posizionato un edificio rispetto al confine di proprietà o rispetto ad altri edifici preesistenti. |
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Edificio (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche Si intende una unità immobiliare dotata di autonomia funzionale, ovvero un insieme autonomo di unità immobiliari funzionalmente e/o fisicamente connesse tra loro. Riferimento: edilizia residenziale Si intende un qualsiasi manufatto, volumetricamente concluso, destinato allo svolgimento di funzioni, indipendentemente dalle dimensioni, dalla tecnologia e dal sistema costruttivo di fabbrica. |
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Edilizia agevolata | Riferimento: edilizia residenziale pubblica Edilizia realizzata mediante lintervento dello Stato consistente nella erogazione di mutui a tasso agevolato commisurato al reddito del nucleo famigliare. |
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Edilizia convenzionata | Riferimento: edilizia residenziale pubblica Si fonda sulla stipulazione di una convenzione tra il Comune ed i privati costruttori che, in cambio di agevolazioni e sgravi, si impegnano a praticare canoni di affitto e prezzi di vendita delle costruzioni a condizioni inferiori a quelli di mercato. |
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Edilizia sovvenzionata | Riferimento: edilizia residenziale pubblica Edilizia realizzata a totale carico dello Stato attraverso gli Enti istituzionalmente preposti (il più importante è lo I.A.C.P.) che costruiscono o recuperano abitazioni che fanno parte del patrimonio pubblico e sono assegnate in affitto con canoni sociali. |
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Emiplegico | Riferimento: barriere architettoniche Persona impedita solamente alla parte sinistra o destra del corpo. |
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Enfiteusi | Riferimento: diritto Contratto perpetuo o a lunga scadenza (più di venti anni) di concessione del diritto di pieno godimento di un fondo, per cui il proprietario, chiamato direttàrio, ne cede il dominio utile ad altra persona, chiamata enfiteuta, che si impegna a corrispondere un determinato canone annuo in denaro o in natura, e a migliorare e a non lasciare deteriorare il fondo (cfr. Libro III, Titolo IV c.c.). |
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Espropriare
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Riferimento: diritto Privare della proprietà di un bene per ragioni di pubblica utilità o in ragione di una sentenza esecutiva. |
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Fabbricato o edificio (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per fabbricato o edificio si intende qualsiasi costruzione coperta, isolata da vie o da spazi vuoti, oppure separata da altre costruzioni mediante muri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto; che disponga di uno o più liberi accessi sulla via, e possa avere una o più scale autonome. |
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Fabbricato o edificio residenziale (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per fabbricato o edificio residenziale si intende quel fabbricato urbano o rurale, destinato per la maggior parte (cioè il più della cubatura) ad uso di abitazione. |
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Fascia o nastro di rispetto stradale (D.M.
1404/1968)
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Riferimento: urbanistica Superficie vincolata latistante ad una strada su cui non è consentita ledificazione fatta eccezione per le opere e gli impianti al servizio della strada stessa, i distributori di carburanti e le cabine elettriche. |
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Handicappato
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Riferimento: barriere architettoniche Termine attribuito a persone che sono considerate impedite, ostacolate, nel rapporto con l ambiente a causa delle proprie limitazioni. Il termine deriva dallinglese handicapped che si traduce in ostacolato. |
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Indice di affollamento | Riferimento: urbanistica Esprime il rapporto fra il numero di abitanti ed il numero dei vani abitabili. |
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Indice di fabbricabilità fondiaria | Riferimento: urbanistica Esprime il massimo volume in metri cubi costruibile sui metri quadrati di superficie edificabile. |
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Indice di sfruttamento | Riferimento: urbanistica E il rapporto tra la superficie utile lorda complessiva di tutti i piani di un edificio e larea edificabile del lotto. |
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Indice di utilizzazione fondiaria | Riferimento: urbanistica Esprime la superficie massima in mq (comprese le proiezioni sullarea edificabile dei volumi interrati computati e non nella cubatura) per ogni mq di area edificabile. |
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Indice di utilizzazione territoriale |
Riferimento: urbanistica Esprime il rapporto percentuale fra la superficie fondiaria e la superficie territoriale. |
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Indice volumetrico capitario o abitativo |
Riferimento: urbanistica Volume edilizio medio per abitante (m3/ab). Di norma, per le zone residenziali, è variabile tra 100-150 mc/ab. |
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Iter procedurale
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Riferimento: generico Iter amministrativo seguito da un procedimento per giungere alla sua conclusione. |
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Lavori autorizzati (opere progettate) (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Si dicono "lavori autorizzati" i progetti di costruzione di abitazioni a totale carico o col contributo dello Stato o di enti locali la cui esecuzione sia stata approvata dai competenti organi. Per i lavori di esclusiva competenza di privati (e cioè senza alcun contributo dei suddetti enti) si applicano invece le norme di cui all'art. 220 del testo unico sulle leggi sanitarie (regio decreto 27-7-1934, n. 1265), ed agli artt. 31 e seguenti della legge urbanistica 17-8-1942, n. 1150. |
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Lavori in corso (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Si dicono tali i lavori iniziati e non ancora ultimati. |
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Lavori iniziati (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale I lavori si dicono iniziati allorché le prime operazioni effettive siano state intraprese in cantiere, dopo la preparazione e la definizione dei disegni esecutivi. Per esempio: la messa a punto del cantiere, l'arrivo dei materiali e degli attrezzi, l'avviamento dei lavori di sterro e di fondazione. |
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Lavori ultimati (opere costruite) (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale I lavori di costruzione di abitazioni a totale carico e col contributo dello Stato o di enti locali si dicono ultimati quando sia stato richiesto il permesso di abitabilità o di agibilità, a norma dell'art 221 e seguenti del testo unico sulle leggi sanitarie (regio decreto 27-7-1934, n. 1265). |
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Logge e balconi (C.M.LL.PP. 27.02.1965)
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Riferimento: edilizia residenziale
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Manufatto | Riferimento: generico Si intende qualsiasi costruzione realizzata dallo uomo. |
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Manutenzione ordinaria (art. 31.a, L. 457/1978) |
Riferimento: interventi di recupero Sono quegli interventi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. |
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Manutenzione straordinaria (art. 31.b, L. 457/1978) |
Riferimento: interventi di recupero Sono le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. |
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Manutenzione straordinaria (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Mezzadria | Riferimento: diritto Contratto e sistema di conduzione agrario per cui i prodotti e gli utili di un podere vengono divisi a metà, o in quote leggermente diverse, tra il proprietario, cioè il concedente che organizza e dirige lazienda, ed il mezzadro, cioè il contadino che vive e lavora nel podere con la propria famiglia ed organizza il lavoro. |
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Miglioramento (D.M. 16.01.1996) |
Riferimento: normativa antisismica Si definisce intervento di miglioramento l esecuzione di una o più opere riguardanti i singoli elementi strutturali delledificio con lo scopo di conseguire un maggior grado di sicurezza senza, peraltro, modificare in maniera sostanziale il comportamento globale (cfr. p. C.9.1.2). |
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Misura della distanza | Riferimento: generico La distanza si misura in orizzontale e rappresenta la lunghezza del segmento di perpendicolare da un punto ad una retta. |
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Misure di salvaguardia
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Riferimento: urbanistica Provvedimento sindacale con cui, a partire dalla data della delibera di adozione degli strumenti urbanistici e fino alla emanazione dei relativi decreti di approvazione, vengono sospese le determinazioni sulle domande di concessione edilizia quando si riconosca che le stesse siano in contrasto con il piano adottato. |
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Nucleo abitato | Riferimento: urbanistica Il nucleo abitato è definito dallISTAT come la località abitata priva di luogo di raccolta che caratterizza il centro abitato, costituita da un gruppo di case contigue o vicine, con almeno 5 famiglie e con interposte strade, sentieri, spiazzi, aie, piccoli orti, piccoli incolti e simili purché l'intervallo fra casa e casa non superi una trentina di metri e sia in ogni modo inferiore a quello intercorrente tra il nucleo stesso e la più vicina delle case manifestatamente sparse. Il carattere di nucleo deve essere riconosciuto anche: a) al gruppo di case, anche minimo,
vicine tra loro, situate in zona montana, |
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Nuova costruzione (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per nuova costruzione si intende una costruzione interamente nuova, anche se sorga su area risultante da demolizione. |
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Nuova edificazione (D.M. 05.08.1994)
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Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Oblazione | Riferimento: diritto Modo di estinzione di un reato per cui sia prevista lammenda, consistente nel pagamento volontario della somma prima che si apra il dibattimento o prima della sentenza di condanna. |
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Opere eseguite in totale difformità (art. 7, L. 47/1985) |
Riferimento: urbanistica Sono opere eseguite in totale difformità dalla concessione quelle che comportano la realizzazione di un organismo edilizio diverso per caratteristiche tipologiche, planovolumetriche o di utilizzazione da quello oggetto della concessione stessa, ovvero lesecuzione di volumi edilizi oltre i limiti indicati nel progetto e tali da costituire un organismo edilizio o parte di esso con specifica rilevanza ed autonomamente utilizzazbile. |
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Opere interne (art. 26, L. 47/1985)
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Riferimento: urbanistica Sono tutte le opere realizzate allinterno di edifici e che soddisfano ai seguenti requisiti:
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Parametri edilizi | Riferimento: urbanistica Elementi regolatori delluso edilizio di un lotto (densità edilizia fondiaria, altezze, distanze, numero di piani, etc...). |
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Parametri urbanistici | Riferimento: urbanistica Elementi regolatori delluso urbanistico di un area (densità edilizia territoriale, standards urbanistici, etc...). |
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Paraplegico | Riferimento:
barriere architettoniche |
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Parco | Riferimento: urbanistica "I parchi sono grandi superfici di territorio bello e relativamente selvaggio in cui, per il beneficio della nazione, il paesaggio é strettamente tutelato, gli edifici e i luoghi di interesse storico-artistico sono protetti, le attività agricole già esistenti mantenute e vi sono predisposte strutture per la ricreazione allaperto" (dal rapporto preparatorio della legge inglese sui parchi del 1949). Il Comitato Italiano per i Parchi Nazionali, distingue i parchi in:
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Parti comuni edificio (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche Si intendono quelle unità ambientali che servono o connettono funzionalmente più unità immobiliari. |
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Pertinenze | Riferimento: diritto Sono pertinenze le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di unaltra cosa. La destinazione può essere effettuata dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale sulla medesima (cfr. art. 817 c.c.). Riferimento: edilizia residenziale Costituiscono pertinenze le autorimesse, le recinzioni, i cortili, le aree sistemate a verde o attrezzate per il gioco, etc... quando siano a servizio esclusivo di un fabbricato. |
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Piani territoriali paesistici (L. 431/1985) |
Riferimento: urbanistica Sono strumenti urbanistici di livello territoriale contenenti le prescrizioni per lo sviluppo armonico di intere zone che si vogliono tutelare a motivo della loro particolare bellezza di insieme. Il contenuto dei P.T.P. è il
seguente: |
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Pianificazione urbanistica | Riferimento: urbanistica E la disciplina che si occupa dellorganizzazione di un determinato ambito territoriale in vista della sua razionale utilizzazione. Il processo di pianificazione si articola in tre fasi:
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Piano di lottizzazione (L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica E uno strumento attuativo del P.R.G. di iniziativa privata, avente valenza di piano particolareggiato. |
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Piano di recupero (L. 457/1978) |
Riferimento: urbanistica E uno strumento urbanistico esecutivo finalizzato alla disciplina degli interventi di mantenimento, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia ed urbanistica delle aree e degli edifici compresi nelle zone di recupero. |
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Piano di zona per ledilizia economica e popolare (L. 167/1962) |
Riferimento: urbanistica E uno strumento urbanistico di attuazione del P.R.G. avente valore di piano particolareggiato avente lo scopo di reperire aree da destinare alla edilizia economica e popolare nel quadro di una attività pianificatoria e programmatica unitaria e non episodica. |
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Piano particolareggiato esecutivo (L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica E il principale strumento urbanistico di attuazione del P.R.G. Il P.P.E. deve dare indicare: a) la rete stradale; |
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Piano per gli insediamenti produttivi (L. 865/1971) |
Riferimento: urbanistica E uno strumento esecutivo finalizzato alla razionale organizzazione dei nuovi insediamenti produttivi nonché al riordino di quelli esistenti. I contenuti principali del P.I.P. sono: a) la delimitazioni del territorio
interessato; |
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Piano regolatore generale comunale (L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica Il P.R.G.C. é il principale strumento urbanistico a scala comunale il cui scopo é di disciplinare e razionalizzare lattività costruttiva edilizia e di trasformazione del territorio comunale. |
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Piano territoriale di coordinamento (L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica E uno strumento urbanistico a scala sovracomunale avente lo scopo di orientare o coordinare lattività urbanistica da svolgere in determinate parti del territorio nazionale. Nella formazione dei detti piani devono stabilirsi le direttive da seguire nel territorio considerato, in rapporto principalmente: a) alle zone da riservare a speciali destinazioni ed
a quelle soggette a speciali |
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Plusvalore | Riferimento: giuridico-economico Il maggior valore risultante dalla differenza tra il valore del bene ed il costo necessario per la sua produzione. In senso più ampio, il maggior valore risultante dalla differenza tra il valore del prodotto ed il costo (cioè la retribuzione) della mano dopera necessaria a produrlo, come ricchezza, come ricchezza, nella dottrina marxistica, di cui si appropria l imprenditore capitalista, e come fonte di accumulazione capitalistica e di sfruttamento dei lavoratori (teoria marxiana del plusvalore). |
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Prescrizione urbanistica | Riferimento: urbanistica Limitazione imposta da uno strumento urbanistico o da una legge urbanistica circa la libera utilizzazione di unarea o di un edificio. |
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Programma di fabbricazione (L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica Il P.d.F. é uno strumento urbanistico a scala comunale da allegare al Regolamento Edilizio, nei Comuni non obbligati a dotarsi di P.R.G., il cui scopo é di "assicurare quel minimo di disciplina urbanistica indispensabile per un ordinato sviluppo degli abitati", il cui territorio é da sottoporre a zonizzazione di larga massima, indicando per ciascuna zona i limiti e le tipologie edilizie. |
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Programma pluriennale di attuazione (L. 10/1977) |
Riferimento: urbanistica Non é uno strumento urbanistico vero e proprio, ma uno strumento amministrativo di programmazione degli interventi da eseguire nel territorio per attuare le previsioni dello strumento urbanistico generale in un arco di tempo variabile fra i tre ed i cinque anni. |
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Programmazione urbanistica
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Riferimento: urbanistica Si intende un insieme di previsioni coordinate da realizzarsi secondo piani prestabiliti. |
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Rapporto massimo di copertura | Riferimento: urbanistica Rappresenta il rapporto tra la superficie coperta dalla parte fuori terra delledificio e la superficie fondiaria del lotto ad esso afferente, cioé la porzione massima del lotto occupabile dalledificio. Si esprime in termini frazionari o percentuali. |
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Recupero di edifici da acquisire (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Recupero primario (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Recupero secondario (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Regolamento edilizio (L. 1150/1942) |
Riferimento: urbanistica E uno strumento normativo, a scala comunale, avente lo scopo di limitare, orientare e disciplinare lattività edificatoria e di trasformazione del territorio. E obbligatorio per tutti i Comuni. |
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Relazione di asseveramento (art. 26, L. 47/1985) |
Riferimento: urbanistica Relazione tecnica redatta e sottoscritta da un professionista abilitato alla progettazione che, in materia di opere interne, previste dallart. 26 della L. 47/1985, dichiara che i lavori
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Rendita | Riferimento: giuridico-economico
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Restauro e risanamento conservativo (art. 31.c, L. 457/1978) |
Riferimento: interventi di recupero Sono quegli interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio. |
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Riattamento | Riferimento: generico Miglioramento qualitativo di un organismo edilizio mediante un insieme di opere che non ne modificano la destinazione, luso ed il volume. |
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Ricettività | Riferimento: urbanistica Esprime la quantità teorica di abitanti insediabile in un comprensorio prevista da uno strumento urbanistico. Si ottiene moltiplicando la densità edilizia per la superficie del comprensorio e dividendo il risultato per lindice volumetrico capitario (100-150 mc/abitante). |
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Ricostruzione (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per ricostruzione si intende la riedificazione di un fabbricato avente una cubatura dello stesso ordine di grandezza di quello preesistente. |
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Ricostruzione parziale (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per ricostruzione parziale si intende quel complesso di lavori di ricostruzione indispensabile per ripristinare uno o più alloggi o altri locali, utilizzando una parte importante della costruzione esistente. |
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Ristrutturazione edilizia (art. 31.d, L. 457/1978) |
Riferimento: interventi di recupero Sono quegli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, la eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. |
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Ristrutturazione urbanistica (art. 31.e, L. 457/1978)
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Riferimento: interventi di recupero Sono quegli interventi rivolti a sostituire l'esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso mediante un insieme sistematico di interventi edilizi anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale. |
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Sanatoria | Riferimento: diritto Listituto giuridico della sanatoria ha lo scopo di rimuovere i vizi formali e di merito di un atto amministrativo, ovvero di sanare un evento determinatosi abusivamente e pertanto privo di legittimità. |
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Sede stradale (D.M. 16.01.1996) |
Riferimento: normativa antisismica Superficie formata dalla carreggiata, dalle banchine e dal marciapiede (cfr. p. C.3). |
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Servitù | Riferimento: diritto Diritto reale che grava su un fondo (fondo servente) e ne limita lesercizio della proprietà a favore di un altro fondo (fondo dominante) di proprietà pubblica o privata (cfr. Libro III, Titolo VI c.c.). |
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Silenzio-assenso | Riferimento: urbanistica Istituto giuridico consistente nel fissare un termine entro cui il Sindaco deve assumere le sue determinazioni in materia di rilascio della concessione edilizia. Trascorso infruttuosamente tale termine senza che il Sindaco si sia pronunziato (silenzio), la concessione si intende rilasciata (assenso). |
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Soggetti della pianificazione | Riferimento: urbanistica Sono i destinatari principali di un piano urbanistico. |
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Sopraelevazione (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per sopraelevazione si intende un ampliamento della costruzione in senso verticale. |
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Spazio esterno (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche Si intende l'insieme degli spazi aperti, anche se coperti, di pertinenza dell'edificio o di più edifici ed in particolare quelli interposti tra l'edificio o gli edifici e la viabilità pubblica o di uso pubblico. |
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Standards urbanistici (D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Rappresentano la quantità di servizi e di attrezzature pubbliche, a diversa scala di pianificazione (di zona, urbana, etc...), di cui devono essere dotati gli ambiti territoriali di intervento. Essi sono fissati, nella dotazione minima, dal D.M. 1444/1968. |
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Stanza (vano utile) (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per stanza (vano utile) si intendono le camere da letto, le camere da pranzo, da studio, da soggiorno, le soffitte abitabili, le camere dei domestici, le cucine e gli altri spazi destinati all'abitazione, separati da pareti che vadano di norma dal pavimento al soffitto, che abbiano luce ed aria dirette ed un'ampiezza sufficiente a contenere un letto di adulto (almeno 8 metri quadri) ed il cui soffitto si trovi ad una altezza media di almeno metri 2,20 dal pavimento. |
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Superficie complessiva (D.M. 10.05.1977) |
Riferimento: edilizia residenziale
Sc = Sua + 60% Snr
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Superficie coperta | Riferimento: urbanistica Rappresenta la proiezione orizzontale sul terreno di un edificio e dei suoi corpi accessori, compresi gli elementi a sbalzo (bow-windows). Si escludono dal conteggio: i balconi, i cornicioni e le mantovane, le pensiline e le parti interrate delledificio. |
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Superficie di urbanizzazione | Riferimento: urbanistica Rappresenta la superficie totale delle aree di urbanizzazione (primaria e secondaria) riferita ad un preciso ambito territoriale. |
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Superficie finestrata (D.M. 05.07.1975) |
Riferimento: edilizia residenziale
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Superficie minima del lotto edificabile |
Riferimento: urbanistica Indica la superficie minima edificabile prescritta dagli strumenti urbanistici. |
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Superficie non residenziale (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Superficie non residenziale (D.M. 10.05.1977) |
Riferimento: edilizia residenziale (Snr) - Si intende la superficie destinata a servizi ed accessori:
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Superficie parcheggi (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica
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Superficie utile abitabile (D.M. 05.08.1994) |
Riferimento: edilizia residenziale pubblica (Su) - si intende la superficie di pavimento degli alloggi misurata al netto dei muri perimetrali e di quelli interni, delle soglie di passaggio e degli sguinci di porte e finestre. La (Su) può essere incrementata del 2% per la formazione di armadi a muro (cfr. art. 7, D.M. 03.10.1975, n. 9816). |
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Superficie utile abitabile (D.M. 10.05.1977)
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Riferimento: edilizia residenziale (Sua) - Si intende la superficie di pavimento degli alloggi misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, di eventuali scale interne, di logge e di balconi. |
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Tessuto urbano | Riferimento: urbanistica Rappresenta linsieme delle aree edificate e degli spazi liberi interposti. |
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Tetraplegico | Riferimento:
barriere architettoniche |
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Trasformazione (C.M.LL.PP. 1820/1960)
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Riferimento: edilizia residenziale Per trasformazione si intendono le modifiche strutturali effettuate all'interno del fabbricato. |
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Unità ambientale (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche Si intende uno spazio elementare e definito, idoneo a consentire lo svolgimento di attività compatibili tra di loro. |
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Unità immobiliare (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche Si intende una unità ambientale suscettibile di autonomo godimento ovvero un insieme di unità ambientali funzionalmente connesse, suscettibile di autonomo godimento. |
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Urbanizzazione primaria | Riferimento: urbanistica Sono opere di urbanizzazione primaria quelle che rendono unarea non edificata suscettibile di utilizzazione a scopo edilizio:
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Urbanizzazione secondaria | Riferimento: urbanistica Sono opere di urbanizzazione secondaria quelle che consentono lorganizzazione e lo svolgimento della vita associata attraverso la dotazione di servizi:
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Usufrutto
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Riferimento: diritto Diritto reale di godere per un determinato periodo di tempo di un bene mobile o immobile, materiale o immateriale, di proprietà altrui , di servirsene e di utilizzarlo economicamente, con la limitazione di non modificarne la sostanza e la destinazione prevista dalla legge o dal contratto da cui tale diritto si origina (cfr. Libro III, Titolo V, Capo I, c.c.). |
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Vani accessori (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per vani accessori si intendono i vani compresi nelle abitazioni, destinati ai servizi, ai disimpegni, ecc. (ingressi, anticamere, corridoi, bagni, latrine, ecc.), nonché le piccole cucine che non abbiano i requisiti per essere considerate stanze. |
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Vano (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Per vano si intende lo spazio coperto, delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno, vetro, ecc.) anche se qualcuna non raggiunga il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco o simili) deve considerarsi come divisoria di due vani, salvo che uno di questi, per le sue piccole dimensioni, non risulti in modo indubbio come parte integrante dell' altro. |
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Variante in corso dopera (art. 15, L. 47/1985) |
Riferimento: urbanistica
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Variazioni essenziali (art. 8, L. 47/1985) |
Riferimento: urbanistica Costituiscono variazioni essenziali rispetto al progetto approvato le opere aggiuntive abusivamente eseguite quando si verifichi una o più delle seguenti condizioni: a) mutamento della destinazione
d'uso che implichi variazione degli standards Non possono ritenersi comunque variazioni essenziali quelle che incidono sulla entità delle cubature accessorie, sui volumi tecnici e sulla distribuzione interna delle singole unità abitative. Gli interventi effettuati su immobili sottoposti a vincolo storico, artistico, architettonico, archeologico, paesistico ed ambientale nonché su immobili ricadenti sui parchi o in aree protette nazionali e regionali, sono considerati in totale difformità dalla concessione. (1) Nella Regione Sicilia: 20% e tale da non comportare aumento nel numero dei piani e delle unità abitative (2) Nella Regione Sicilia: 10% e tale da non comportare aumento nel numero dei piani e delle unità abitative (3) Nella Regione Sicilia: 10% per laltezza dello immobile e per la distanza dai confini o dai cigli stradali |
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Vincolo | Riferimento: urbanistica Limitazione imposta dalla legge alla libera utilizzazione di unarea o di un immobile. I vincoli si dividono in:
a) la classificazione delle parti del territorio in base alle funzioni
esistenti o previste e ai caratteri morfologici più significativi (zonizzazione);
i parametri, gli indici e le prescrizioni che regolano l'edificazione nelle diverse parti del territorio.
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Visitabilità (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche
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Visitabilità condizionata (D.M. 236/1989) |
Riferimento: barriere architettoniche Negli edifici, unità immobiliari o ambientali aperti al pubblico esistenti, che non vengono sottoposti a ristrutturazione e che non siano in tutto o in parte rispondenti ai criteri per laccessibilità, ma nei quali esista la possibilità di fruizione mediante personale di aiuto anche per le persone con ridotta o impedita capacità motoria, deve essere posto in prossimità dellingresso un apposito pulsante di chiamata al quale deve essere affiancato il simbolo internazionale di accessibilità di cui allart. 2 del D.P.R. 384/1978. |
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Volume delledificio | Riferimento: urbanistica Il volume delledificio viene calcolato sommando i prodotti della superficie di ciascun piano, delimitata dal perimetro esterno della muratura, per laltezza al piano stesso. Sono esclusi dal calcolo del volume di cui al comma precedente: a) il volume entro terra, misurato
rispetto alla superficie del terreno circostante, definita secondo la sistemazione prevista dal progetto approvato, salvo
che il volume medesimo sia destinato ad attività produttive; |
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Volume edificabile | Riferimento: urbanistica Si determina moltiplicando larea edificabile per lindice di fabbricabilità fondiaria. |
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Volume lordo (C.M.LL.PP. 1820/1960) |
Riferimento: edilizia residenziale Volume lordo è la cubatura totale compresa tra la superficie esterna delle mura, il livello del pavimento più basso, e la parte esterna della copertura. Qualora il livello del suolo sia inferiore a quello del pavimento più basso, il volume lordo deve essere misurato partendo dal livello del suolo. Qualora vi siano muri in comune con fabbricati contigui, il volume lordo si misura partendo dalla linea mediana di tali muri. Gli annessi che abbiano una struttura analoga a quella della costruzione principale e siano stati costruiti con gli stessi materiali devono essere compresi nel volume lordo. |
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Volumi tecnici (C.M.LL.PP. 2474/1973)
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Riferimento: urbanistica Alcuni Comuni hanno chiesto a questo Ministero - in data anteriore al 1 aprile 1972 - di chiarire la portata del termine "volumi tecnici" e ciò al fine di escludere i volumi stessi dal calcolo della cubatura utile dell'edificio. Questo Ministero ha sottoposto la questione al parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, che si è espresso in merito con voto n. 214 del 14 marzo 1972, facendo innanzitutto presente che alla locuzione "volumi tecnici" deve darsi in via generale un significato aderente alle reali necessità edificatorie e tale, soprattutto, da non consentire violazione della disciplina urbanistico-edilizia vigente. Precisa, poi, codesto consesso che i volumi tecnici debbono: 1) avere stretta connessione con la
funzionalità degli impianti tecnici Ciò premesso, il Consiglio Superiore propone la seguente definizione: "Devono intendersi per volumi tecnici, ai fini della esclusione dal calcolo della volumetria ammissibile, i volumi strettamente necessari a contenere ed a consentire l'accesso di quelle parti degli impianti tecnici (idrico, termico, elevatorio, televisivo, di parafulmine, di ventilazione, ecc.) che non possono per esigenze di funzionalità degli impianti stessi, trovare luogo entro il corpo dell'edificio realizzabile nei limiti imposti dalle norme urbanistiche". A titolo esemplificativo il Consiglio Superiore fa presente che sono da considerare "volumi tecnici" quelli strettamente necessari a contenere i serbatoi idrici, l'extracorsa degli ascensori, i vasi di espansione dell'impianto di termosifone, le canne fumarie e di ventilazione, il vano scala al di sopra delle linee di gronda. Non sono invece da intendere come volumi tecnici i bucatoi, gli stenditoi coperti, i locali di sgombero e simili. In ogni caso la sistemazione dei volumi tecnici non deve costituire pregiudizio per la validità estetica dell'insieme architettonico. Precisa, infine, il Consiglio Superiore che la definizione surriferita dell'espressione in questione può trovare applicazione soltanto nei casi in cui i volumi tecnici non siano diversamente definiti o disciplinati dalle norme urbanistico-edilizie vigenti nel Comune. |
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Zona di recupero | Riferimento: urbanistica Ambito territoriale urbano in cui le particolari condizioni di degrado richiedono un insieme di interventi programmati volti alla conservazione, risanamento e ricostruzione del patrimonio edilizio esistente. |
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Zona territoriale « A» (art. 2, D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi. |
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Zona territoriale « B» (art. 2, D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica
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Zona territoriale « C» (art. 2, D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Le parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi, che risultino inedificate o nelle quali ledificazione non raggiunga i limiti di superficie e densità di cui alle zone B. |
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Zona territoriale « D» (art. 2, D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Le parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o ad essi assimilati. |
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Zona territoriale « E» (art. 2, D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Le parti del territorio destinate ad usi agricoli, escluse quelle in cui - fermo restando il carattere agricolo delle stesse - il frazionamento delle proprietà richieda insediamenti da considerare come zone C. |
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Zona territoriale « F» (art. 2, D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Le parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale. |
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Zone territoriali omogenee (D.M. 1444/1968) |
Riferimento: urbanistica Sono le zone in cui viene suddiviso il territorio comunale ai fini dellapplicazione dei limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dellart. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765. |
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Zonizzazione
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Riferimento: urbanistica Suddivisione del territorio comunale in zone omogenee a ciascuna delle quali è attribuita una funzione ed una specializzazione di tipo urbanistico (residenziale, artigianale, agricola, etc...). |